Visti così sembrano i pezzi di un'Astronave... Ci è persino venuto di fare una considerazione: "E se la lasciassimo di questo colore?..." Ma subito dopo ha prevalso la logica: ICA è nata quasi 50 anni fa dalle gloriose linee FIAT (di Mirafiori?... Sarà opportuno fare ricerche per verificare...) vestita di BIANCO, e tale deve tornare e restare!
domenica 29 maggio 2011
Iniziato il Restauro della Scocca!
Visti così sembrano i pezzi di un'Astronave... Ci è persino venuto di fare una considerazione: "E se la lasciassimo di questo colore?..." Ma subito dopo ha prevalso la logica: ICA è nata quasi 50 anni fa dalle gloriose linee FIAT (di Mirafiori?... Sarà opportuno fare ricerche per verificare...) vestita di BIANCO, e tale deve tornare e restare!
martedì 24 maggio 2011
Giornata EpICA per ICA500
Abbiamo iniziato con qualche fotografia generica, poi Mario ha incominciato i ricuperi dei fanalini posteriori, della targa, della placca portalampade che illumina la targa posteriore ed il paraurti, ed infine ha rimosso il cofano motore mettendo così a nudo il cuore di ICA500 per le successive lavorazioni del pomeriggio, quando sarebbe arrivata la squadra di meccanici “professionisti” a rinforzo.
In particolare quest’ultima lavorazione ha dato non poche difficoltà, a causa della posizione “malvagia” dei bulloni incassati dietro i rinforzi del cofano anteriore.
A pranzo non si è parlato di quasi null’altro che non fosse attinente alle attività del mattino e di quelle che ci avrebbero attesi nel pomeriggio.
E’ stata una vera genialata, altrimenti sarebbe stato infernale lavorare sotto il sole cocente; pochi minuti ed è arrivato il cugino Piermario, munito di una quantità indescrivibile di attrezzature, ferri di lavoro e tutto l'occorrente per l'intervento previsto.
Forte dell’esperienza su macchine e motori maturata in tantissimi anni di “lavoro” con il papà Gino, il nonno Mario ed il compianto fratello Maurizio purtroppo oggi non più con noi (Dio forse aveva bisogno di un meccanico, lassù…), si è immediatamente catapultato a posizionare ICA500 su crick e cavalletti per poter incominciare a liberarne il motore.
La velocità e la precisione con cui progrediva erano motivate dal fatto che anche lui possiede una Fiat 500 (leggermente più “giovane” della nostra); la macchina è stata da lui completamente restaurato pochi anni fa.
Con l’arrivo del “cugino per usucapione” Roberto e del suo amico Vincenzo avvenuto pochi minuti dopo, la squadra di lavoro era al gran completo e le attività hanno incominciato a diventare veramente “febbrili”, complice la temperatura che superava i 32° all’ombra!
Mentre Milly si indaffarava a servire acqua fresca e birra per spegnere un po’ di sete, in “Officina” era un continuo via vai di “Meccanici” che portavano dai "Paddok" viti, bulloni, molle, piccoli e grandi accessori appena destituiti, che dovevano essere archiviati in apposite scatole con indicazione del contenuto, o nelle valigette a scomparti che avevamo preparato a priori per i particolari più piccoli. Sembrava di essere ai Box Ferrari!...
Foto, Etichetta, Scatola, Contenitore, Pezzo, Accessorio, in continuazione fino alle 16.30 senza interruzione alcuna, se non per dissetarsi!…
E poi... Il grande momento:
La scocca libera ed il motore di ICA500 felicemente appoggiato sul pianale a ruote già predisposto per agevolarci nelle sue future movimentazioni!
A completare l’opera, i nostri meccanici hanno sfilato il cambio ed i rimanenti pezzi di impianto presenti nel cofano motore, hanno rimosso il sedile posteriore che purtroppo si presenta come uno degli elementi più danneggiati, quasi sicuramente da sostituire integralmente, ed infine con la particolare esperienza di Vincenzo hanno rimosso le guarnizioni dei cofani, e quelle di alcuni vetri ad iniziare dal parabrezza anteriore.
Provvidenziale è stato poi l’intervento di Milly che, con l’aspirapolvere acquistato per eliminare le polveri della canna fumaria e le ceneri di camino e stufa, ha rimosso dall’interno della macchina i residui copiosissimi di ruggine, sabbia, terra, parti di gomme/plastiche sbriciolate e così via.
Gianni, in virtù dell’amicizia che lo lega a Roberto, ha acconsentito ad aprire eccezionalmente l’officina di sabato sera per ritirare l’autovettura.
A questo punto un doverosissimo grazie anche a lui, a Vincenzo ed a Massimo, ma un GRAZIE IMMENSO a Piermario e Roberto, senza i quali saremmo ancora adesso a cercare di capire “Come cavolo si sgancia sto’ motore???...”
Una giornata epica, una tappa fondamentale nella storia di ICA500… Che bello!... Più si va avanti e più ci infervoriamo nell’avventura!
Al momento attuale, siamo in attesa di conoscere la grave sentenza della valutazione spese per il restauro della carrozzeria… Inutile nascondere che “Confidiamo nella clemenza della corte!..." (Gianni, hai sentito?... Non fare finta di essere sordo!...)
Contemporaneamente, sempre con l’aiuto di Roberto e Piermario, ci attiveremo per quelle che saranno le operazioni di verifica e messa a punto del motore, con tutte le sostituzioni dei pezzi che immancabilmente non saranno più affidabili dopo quasi 50 anni di vita, di cui almeno 30 completamente a vettura immobilizzata.
L’olio di gomito a Mario non è mancato, fino ad ora almeno, e quando potrò di nuovo dare il mio contributo (supportato da quello preziosissimo dei cugini) sono davvero fiducioso che CE LA FAREMO!... Ica tornerà a scorrazzare su e giù per i colli del Monferrato, e non solo!...
E come sempre, alla prossima...
giovedì 5 maggio 2011
Traguardo di tutto Riguardo!...
Come potete rilevare dalla Fotografia soprastante, alle ore 6.31 dell'alba odierna sul cruscotto del Nymbus è comparsa la mitica cifra di 200.000 Km., percorsi in 5 anni e 9 mesi.
lunedì 2 maggio 2011
Luci!
Quando sono arrivato a casa ho "scoperto" i grandi lavori che papà aveva effettuato... Così, mi son lasciato prendere un po' dall'entusiasmo, e senza grosse difficoltà l'ho convinto a fare la "prova" che da giorni pianificavamo di fare.
Si trattava insomma di testare lo stato dell'impianto elettrico di Ica500, per vedere se la piccola vettura avesse ancora qualche "barlume" di vita. Oltre al lato puramente elettrico, anche la fase di accensione della macchina era uno dei nostri crucci. Era necessario infatti farsi un'idea dello stato del motore, per capire il peso degli interventi che sarà necessario effettuare.
Ica500 è attualmente senza batteria, quindi abbiamo collegato il nostro fidatissimo caricabatterie elettrico direttamente ai cavi della macchina (e addirittura senza scambiarne le polarità!). Mamma, che passava da quelle parti, con la sua pungente simpatia ci ha chiesto se avevamo bisogno di fiammiferi per "accenderla". Un amico che conosco risponderebbe utilizzando questo smile: |-(
Nel frattempo, un piccolo attimo di smarrimento: "Dove sono le chiavi?" chiedo a papà... Chiaramente partire con questa avventura e trovarsi con le chiavi smarrite già dopo pochi giorni non era proprio il massimo! Per fortuna non ci abbiamo messo molto a trovarle, perchè INCREDIBILMENTE erano nel posto giusto, in ordine, dove dovrebbero essere. Dopo la "sessione" di ieri le abbiamo spostate in un posto più "comodo". Sono certo che ci dimenticheremo entrambi di dove le abbiamo messe. Chiederò a quel punto in prestito lo smile del mio amico: |-(
Trovate le chiavi, infilate, mezzo giro e...
Ecco i primi segni di vita di Ica500. Tre belle spie rosse accese! Sorrisi a 150 denti ed esclamazioni di stupore portano mio padre ad andare a prendere la macchina fotografica (per fare la foto che vedete sopra, e anche altre), mentre Federica con la telecamera immortalava questo e altri piccoli momenti di gioia che non voglio anticiparvi, ma voglio farvi direttamente vedere qui:
Un complimento "pubblico" (dopo quelli privati) alla mia fanciulla che ha una manina molto ferma e cinematografica! Quando avrà preso dimestichezza con lo zoom potrà dedicarsi alla carriera da cameraman (o camerawoman, in questo caso!).
Non ho tanto da aggiungere se non la gioia di vedere come anche dopo 30 anni di immobilità, questa macchina riesca a dare segni di vita. Mi ricorda un po' la "scintilla" che tiene in vita la 313 di Zio Paperino (una delle più belle storie di Topolino che io abbia mai letto).
Vi saluto con questa foto direi EMBLEMATICA:
Consigli per gli acquisti
"Ciao a tutti...
Vi trasmetto il Link per connettervi al Blog Ica500 creato da Mario e da me per raccontare, a chi avrà la bontà di seguirci, l'avventura che dovrebbe condurci al restauro completo di una meravigliosa Fiat 500D del 1962 (50 anni nel 2012).
Saranno graditi commenti, incoraggiamenti, suggerimenti o critiche, purché a scopi costruttivi... Astenersi Motomaniaci, Maniaci in genere e Perditempo!
Un carissimo saluto a tutti, anche da Ica500..."
http://ica500.blogspot.com/
domenica 1 maggio 2011
Movimentazioni Logistiche
Per effettuare la movimentazione occorreva verificare se Bestiun sarebbe andato in moto o meno (batteria stanca per inattività invernale); in caso negativo sarebbe stato necessario prima collegare il caricabatteria avviatore, ma questa manovra è meglio farla in due a causa dell'esigua lunghezza dei cavi a pinza e della infelice posizione dei poli della batteria.
Per fortuna invece Bestiun è partito subito (questo soprattutto grazie all'intervento di manutenzione del cugino PierMario qualche settimana fa) , e questo ha fatto risparmiare una buona dose di Tempo e di Parole Proibite, che tra l'altro in questi tempi di crisi scarseggiano pure loro!
Quindi, dopo una bella ripulita dei due spazi (officina e tettoia) e con una radicale risistemazione di tutte le cianfrusaglie che comunque continuiamo a tenere perché non si sa mai, abbiamo dapprima ricoverato Bestiun accanto a Camillo, l'altro trattore più piccolo, e poi abbiamo sospinto Ica nella "Camera Operatoria" dove al più presto inizieremo le attività di smontaggio.
A proposito di NON SI SA MAI, riordinando il ciarpame è venuto fuori un carrello che avevo ricuperato da un'officina in fallimento: mi è sembrato decisamente adatto ad appoggiarvi ferri e documentazione di lavoro in officina; così l'ho pulito a fondo ed ho provveduto a sbloccare le ruote che erano in parte grippate dalla sporcizia e dalla ruggine.
Adesso va che è una meraviglia! Credo che ci sarà davvero molto utile. Ho visto che sul pianale basso c'è una scritta in vernice gialla: B39... Mi piace! Si chiamerà così, B39.
Dopo aver concluso il ritiro di tutto quello che necessariamente avevamo buttato fuori per poter operare, ci siamo soffermati per fare le fotografie di rito (allegate) e per una riflessione: certo che è stato un modo assai originale di iniziare a festeggiare l'Anniversario di Matrimonio: Grazie Milly, di tutto, anche di essere come sei... Come siamo!